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Quella piccola grande donna ...che ha visto concretizzare un sogno....lungo 103 km

1 ) Bentornata Elisabetta per il terzo anno consecutivo in Valdorcia . Ormai sei di casa qui : come ci si sente nel gareggiare in un luogo come questo che è considerato patrimonio Unesco ?

Grazie mille! Questo è il 4° anno che mio marito Oscar ed io partecipiamo alla Tuscany Crossing.

Nel 2014 avevamo corso la 53 km e nelle successive due edizioni, ci siamo cimentati nella distanza regina, “il sogno lungo 103 km”.

Qui ci sentiamo “a casa”. Siamo innamorati della Val d’Orcia che, con i suoi magnifici scorci, ci accompagna nei nostri soggiorni in questo bellissimo territorio, patrimonio dell’Unesco.

Anche per questo, suggeriamo sempre questa manifestazione ai nostri amici trail runners!

2 ) come nasce la tua passione per il trail ? In passato sappiamo hai gareggiato anche in maratone su strada ?

Il mio approccio al trail running è stato assolutamente casuale.

Nel gennaio 2013 io e mio marito non avevamo potuto partecipare ad una mezza maratona, vicino casa, a cui ci eravamo iscritti, perché entrambi influenzati il giorno della gara.

Per ovviare a questo inconveniente, gli organizzatori ci avevano proposto il trasferimento delle nostre iscrizioni ad un'altra loro competizione che si sarebbe svolta, dopo pochi mesi, sul Monte Baldo nella zona del Lago di Garda, in provincia di Verona: un Trail di 25km e 1250 d+. Un vero e proprio azzardo per noi. Ne è valsa la pena però, ci si è “aperto un mondo”!

Fino ad allora avevamo gareggiato esclusivamente su strada.

La nostra unica maratona, l’abbiamo disputata solo nell’ ottobre dello stesso anno, sempre in terra scaligera.

3) puoi parlarci dei tuoi allenamenti ? Hai uno staff che ti segue oppure ti muovi in autonomia ?

No no, nessuno staff!

Durante la settimana mi alleno con mio marito: alterniamo brevi uscite di corsa, a sedute di spinning e functional cross training.

Nel weekend invece, organizziamo allenamenti più lunghi con gli amici e compagni del Team Verona Trail Runners, di cui facciamo parte. Siamo un bellissimo ed affiatato gruppo, ci divertiamo ed incoraggiamo molto.

4 ) come gestisci l'aspetto mentale nelle lunghe distanze ?

Direi che l’aspetto mentale è il mio “punto di forza”.

Sono testarda e competitiva. Pretendo molto da me stessa e nei momenti di difficoltà, dialogando fra me e me, capita che mi “prenda a male parole”. Per fortuna non sono permalosa! J

Fino ad oggi la testa non mi ha mai tradito, speriamo continui!

5) Come curi l'alimentazione ?

Dallo scorso anno ho iniziato a nutrirmi meglio, non sono mai stata molto attenta all’alimentazione. Mangiavo pasta o riso solo prima di una gara.

Ho riscontrato subito ottimi benefici, maggiori energie e muscoli più reattivi.

Ultimamente, la mia dieta è più ricca di proteine vegetali e cereali, tralasciando in parte la carne.

Anche se, non disdegno mai una buona grigliata!

6)Dopo un ottimo 2016 puoi parlarci di questo inizio 2017 e dei tuoi obiettivi ?

Lo scorso anno è stato molto positivo, oltre ogni aspettativa!

Per il 2017 ho già fissato alcune gare, altre sono ancora da pianificare. Tutte saranno comunque programmate in vista degli obiettivi principali di quest’anno: LUT ma soprattutto UTMB, che al momento mi crea non poca apprensione.

Non pensavo di venire sorteggiata al primo tentativo!

Il giorno che mio marito ed io abbiamo saputo di essere stati estratti ero entusiasta. Il giorno dopo invece, mi sono chiesta cosa mi fosse passato per la testa al momento della preiscrizione, anche se non sono state proprio queste le “testuali parole”! J

L’UTMB sarà il mio “nuovo limite” e, come sempre, cercherò di andare “oltre” .

7 ) Hai qualche episodio curioso su cui possiamo porre l'attenzione quando hai conquistato la prima posizione della classifica ?

Beh! Curioso forse no.

Ricordo di non aver fatto una bella figura con la campionessa mondiale di ultra maratona.

La raggiunsi arrivando a Pienza e scambiammo qualche parola, come capita di fare in corsa. Io non la conoscevo e dopo qualche battuta lei si presentò … mi scusai per la mia mancanza nei suoi confronti!

Un simpatico aneddoto invece, si verificò sull’ultima salita che porta all’arrivo. Mi venne incontro Roberto Amaddii, organizzatore della Tuscany Crossing ed amico. Sicuramente si aspettava di vedere una ben più titolata concorrente, non una “sconosciuta”. Appena mi riconobbe, esclamo: “Betty! Sei tu?! Non ci posso credere!”. Alzai la testa dai miei passi, lo guardai sorridendo e gli risposi “Nemmeno io, Roberto, ci credo!”.

8) a chi dedichi le tue vittorie ?

Diciamo buoni piazzamenti, dai!

Di vittorie ne ho ottenute due lo scorso anno. La mia prima in assoluto è stata proprio la Tuscany Crossing e l’ho dedicata a mio marito Oscar, con il quale condivido la passione per il trail, la natura e la montagna.

Porta spesso pazienza: caratterialmente sarebbe un po’ “pigro”, mentre io un’ iperattiva. Quasi sempre pianifico io le gare e gli allenamenti e lui … si adegua, ma lo fa molto volentieri.

9) puoi rivolgere qualche parola a chi si avvicina al mondo del podismo e in particolare al Trail ?

Mio marito ed io abbiamo iniziato a correre “tardi”, purtroppo.

Ad ottobre 2011 la prima mezza maratona, mentre abbiamo scelto di correre solo trail ad inizio 2014. Ci sarebbe piaciuto approdare alla corsa qualche anno prima. All’inizio non pensavamo nemmeno di riuscire a correre per 21 km poi, invece, vedendo che la cosa ci divertiva molto, abbiamo alzato sempre di più “l’asticella”, raggiungendo risultati che mai pensavamo di ottenere.

Il giorno del mio 40° compleanno mi sono “regalata” la prima Ultra … i 53 km della Tuscany Crossing … ed ho proseguito.

Ciò che regala questo sport è libertà, serenità, bellezza dei paesaggi, talvolta unici. Corri e non guardi il tempo, corri per il piacere di farlo, per quel sorriso che spesso ti accorgi di avere stampato sulle labbra anche dopo molte decine di chilometri.

La soddisfazione di arrivare al traguardo fa dimenticare fatica e stanchezza.

10 ) gareggerai in un territorio dove vini e formaggi sono ben conosciuti , nel dopo gara ti ciberai di queste bontà per reintegrare i 103 km del percorso ?

Naturalmente sì!

Conosco le prelibatezze della Val d’Orcia e, da buona veneta, amo il vino.

Dopo 103 km un piatto di pici al ragù di chianina, del formaggio pecorino ed uno … facciamo due J, bicchieri di Brunello … sono il minimo per un salutare reintegro!

11) Ti vedremo coinvolta anche nelle maratone su strada oppure il tuo futuro è focalizzato sul trail ?

Solo trail!

Le sensazioni positive e l’appagamento che regala la corsa in mezzo alla natura senza la “fissa” di guardare il cronometro sono unici. “Stacchi la spina” e vai!

Per il prossimo futuro non credo quindi che cambierò “tipologia di scarpe”, solo ultra grip!

In Trail we Trust! J

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