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Re Giorgio


Oggi abbiamo un ospite molto importante nella nostra rubrica delle interviste , siamo in compagnia di Giorgio Calcaterra , vincitore per 12 volte della 100 km del Passatore e 3 volte campione del mondo nella 100 km di ultramaratona su strada . Come nasce la tua passione per il podismo Giorgio ? Da bambino amavo i giochi basati sulla corsa , ero istintivo , poi un giorno a 10 anni mio padre mi iscrisse ad una gara , l'impatto fu molto positivo così come l'ambiente , mi divertii e da lì in avanti feci la mia scelta seppur abbia praticato altri sport . Uno dei momenti più importanti della tua vita sportiva è stato il passaggio dalle maratone alle ultramaratone , puoi illustrarne le motivazioni ? La passione per il podismo è sempre stata il motore principale ma non adoravo le lunghe distanze , corsi la prima maratona a 18 anni , percepivo il benessere della corsa in maniera diversa in relazione al fatto che non adoravo la sofferenza . Poi lentamente ho cambiato idea sempre a causa della passione per questo sport , ho l'ossessione per i numeri tondi , mi sono spinto a correre 100 km come sfida che una volta andava posta in essere , non credevo di riuscire a portarla in fondo però avevo studiato tutto nei minimi particolari , nel 2006 mi iscrissi alla 100 km del Passatore e con tanto piacere la vinsi. Da lì in poi sono stato convocato in nazionale , ho vinto 3 volte il titolo mondiale della 100 km di ultramaratona su strada . Adesso è qualcosa faccio regolarmente ma all'inizio la paura di non arrivare in fondo mi attanagliava la mente . Come si svolgono i tuoi allenamenti ? Se non erro una volta hai raccontato di aver corso un "lunghissimo" di 88 km passando quasi una intera giornata a Villa Pamphili a Roma dove vivi e ti alleni ? Quella giornata la ricordo benissimo poiché ebbi la sensazione di aver passato un intero giorno al parco a correre , l'idea di vedere sempre la stessa gente ad orari diversi impegnata in varie attività era molto pesante perciò pensai che per preparare una 100 km serviva un cambio di programma . Spiegati meglio . Secondo una mia logica servivano 88 km come ultimo lunghissimo , ma dovendo partecipare alla 100 km di Seregno pensai di iscrivermi alla Stratrasimeno con questo piano : 2 km di riscaldamento , la gara infine 20 km di defaticante come ultimo step ma arrivai in fondo veramente molto stanco e non li feci . Andai a Seregno con 60 km come lungo finale e feci il mio personale da lì in poi ho capito che quella è la giusta dimensione . Puoi parlare della tua alimentazione ? Come ti muovi nelle varie fasi ? Rispetto al passato non ho cambiato moltissimo , devo ancora migliorare varie aspetti , il fisico si è lentamente adattato per esempio la sera precedente faccio un pasto equilibrato con un primo non abbondante come facevo prima , sono divenuto vegano e questo ha ulteriormente giovato nella preparazione . Come gestisci le crisi durante la gara ? Dipende dalle circostanze , per esempio durante una 100 km del Passatore avevo problemi per 30/40 secondi al chilometro , non disprezzavo però quello che stavo ponendo in essere , facevo leva nell'accontentarmi e allo stesso tempo attendendo che la crisi si dissolvesse , probabilmente era legata anche all'aver saltato qualche ristoro quindi mi ero alimentato male . Nell'ultima ultramaratona in Svezia invece i problemi si presentavano per 3 minuti ogni chilometro , quindi si trattava di qualcosa di più profondo , avevo freddo poiché la temperatura era più bassa , pensavo di ritirarmi poi ad un ristoro ho provveduto a ripararmi sotto una tettoia, due persone anziane mi hanno aiutato prima ponendomi sulle spalle uno scialle , poi mi hanno asciugato infine mi hanno regalato un giubbino antipioggia per maggiore protezione . Sono riuscito a ripartire e ho chiuso la gara in 7 ore e 55 minuti . Qual ' è il tuo rapporto con il trail ? Non sono adatto a questo tipo di gare , ho una certa rigidità muscolare , serve agilità e attenzione per mettere bene il piede , potrei migliorare , ma la mia specialità sono le gare su strada . C'è un bellissimo video dove spieghi il percorso della 100 km del Passatore e in un passaggio stai correndo sulle rampe del Passo della Colla dicendo che tieni un ritmo di 5'15" . Puoi dare delle delucidazioni in merito ? La salita deve essere affrontata con un certo grado di fatica e il passo deve essere preciso , tutto è commisurato al ritmo che vuoi impostare durante la gara . Quando vedo una salita ripida vado un po' più piano , nel caso del Passo della Colla corro un minuto più lento rispetto ai tratti in pianura poiché tengo di conto di terminare la 100 km del Passatore con una media sotto i 4 minuti al chilometro . Che sensazioni provi a correre in Valdorcia ? Sono rimasto molto colpito da un luogo del genere , vivendo in una città come Roma la vita è più frenetica , qua invece l'ambiente è molto più rilassante , c'è una serenità unita ad una disponibilità della gente che ti rimette in pace col mondo , inoltre la temperatura e l'aria respirate ti induco quasi a trasferirti definitivamente dimenticando la routine della grande città . Chi lo descrive come un luogo magico ha ragione . Puoi parlarci dei tuoi programmi futuri ? Parteciperò ad alcune gare anche di pochi chilometri , prossimamente sarò prima a Pisciotta nel Cilento , poi a Frosinone , il 10 settembre gareggerò sull'isola di Liri , poi la Camerota Live , approfitto di ogni occasione per divertirmi , vorrei partecipare ad una maratona , quasi sicuramente sarò alla Maratona del Barocco a Lecce e infine sarò alla maratona di Valencia . Ti vedremo prima o poi impegnato alla Terre di Siena ultramarathon , che si snoda in un luogo molto suggestivo con partenza da San Gimignano con arrivo in Piazza del Campo a Siena ? Dipende dagli impegni , ma ne ho sentito parlare molto bene e arrivare nel cuore di Siena sarebbe emozionante , lo scorso anno ho avuto un contatto con il sindaco di Siena e ho notato molto entusiasmo relativamente a questa manifestazione . Non si sa mai che prima o poi gareggi anche qui . Puoi salutare gli amici del Tuscany Crossing , visto che di recente hai visionato un tratto del percorso del Brunello Crossing di Febbraio ? Sono rimasto molto colpito da quel tracciato , è stato molto suggestivo , li ringrazio per questa opportunità , li saluto volentieri e dico loro di continuare così poiché fa piacere vedere entusiasmo nell'organizzazione delle gare .

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