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Lorenzo Bianchi, il ritorno del viaggiatore


Lorenzo Bianchi , finisher in 55 occasioni tra maratone e Ultramatone , 5 volte finisher alla 100 km del Passatore e 6 volte alla Pistoia Abetone . Innanzitutto bentornato dopo un anno di inattività , come hai iniziato ad approcciarti al mondo del podismo ? Nel 2007 ero in sovrappeso e volevo dimagrire , alternavo la la camminata alla corsa , un giorno incontrai un amico il quale mi consigliò l’iscrizione al suo gruppo sportivo ( il GS VALENTI DI RAPOLANO ) e da lì entrai nel mondo delle gare . Esordii a Pian del Lago al BRINDELLINO DI TULLE e il divertimento fu tanto . Successivamente sei passato alle maratone e infine il salto verso le ultra, ci sono delle motivazioni dietro questa scelta ? È necessario fare una distinzione : la maratona era un obiettivo , mi esaltava l’idea di correrla tutta e di “stare sotto” che è un concetto basilare per giungere al traguardo , il passaggio alle ultra è stato un arricchimento , vedi io amo stare a giro tutto il giorno e non mi annoia questa idea , la carica che ricevo da tutto ciò è micidiale e rispecchia il senso delle mie uscite , quando termini una gara molta lunga copi una “vera impresa” , un viaggio , nel momento in cui mi calo in questa realtà do il meglio di me stesso . Ho un amore viscerale per le lunghe distanze e non lo nego . La prima maratona che Corsi fu nel 2008 a Firenze , la prima ultra la terminai a Gaiole ed era di 63 km , la prima 100 km è targata 2012 e fu la 100 km del Passatore . Cosa si prova a correre in Valdorcia ? Ho gareggiato tante volte li , inclusa la 103 km del Tuscany Crossing , quei paesaggi immensi sono da brividi , fa piacere dirigersi la con gli amici anche per un pranzo tutti assieme e passare una domenica alternativa rispetto alla routine di ogni giorno . Come ti alleni ? Se posso vado a correre ogni giorno escluso il sabato poiché mi tolgo di dosso le tossine del quotidiano , non uso particolari accorgimenti nelle tabelle , mentalmente l’unico neo che riscontro è legato ai primi 10/15 minuti dopo la partenza , poi mi concentro sull’obiettivo pensando al viaggio che sto per compiere . Il tuo rapporto con il Trail come lo definisci ? In tutta onestà io sono più uno stradista , il Trail lo trovò più impegnativo , serve una maggiore attenzione agli appoggi poiché il terreno non è sempre uguale mi sono iscritto al Brunello Crossing perché mi mancavano i viaggi ed essendo vicino a casa ne ho approfittato . Cosa farai dopo Montalcino ? Onestamente non lo so , credo che serva molto rispetto per le lunghe distanze e tutto dipende da come mi sentirò visto quanto è accaduto durante l’ultimo anno , di più non me la sento di dirti . Quale è la tua gara preferita ? Senza alcun dubbio è la 100 km del Passatore , possiede qualcosa di diverso rispetto alle altre , non so quando avrò occasione di parteciparvi nuovamente però ti garantisco che giungere al traguardo a Faenza è una vera impresa , passare una notte sull’Appenino non ha eguali , vedi quasi sempre le solite persone che aiutano i centisti a cambiarsi e li rifocillano , i volontari che incontri punti di ristoro poi sono di una gentilezza unica . C’è un rispetto che non è semplice da spiegare , regna veramente la solidarietà in quelle ore . Permettimi una osservazione ulteriore se posso Prego Il TCV 103 km si svolge in una location da brivido , è un viaggio nella natura a 360 gradi , si parte al mattino e si arriva a sera con il buio ma per le mie caratteristiche non lo sento molto adatto , la Pistoia /Abetone è invece molto muscolare , si svolge in un periodo caldo dell’anno , giungere al traguardo fa spavento poiché spesso ti imbatti in persone a pezzi , al Passatore come ti ho detto in precedenza si instaurano tutti i presupposti per un vero viaggio . Come festeggerai il tuo arrivo al traguardo del Brunello Crossing ? Sono emozionato come la prima volta che corsi in gara , dedicherò tutto ciò a voi che per un anno mi avete incoraggiato a tornare , ho ricevuto tantissimo affetto , non lo dimenticherò mai . Adoro questo ambiente e ci tengo molto a fare bella figura , inoltre vorrei ringraziare la Asd Siena Runners che è la mia nuova società per avermi atteso così a lungo , Roberto Amaddii è stato squisito e mi ha riconsegnato quella fiducia che credevo perduta . Arriverò per tutti voi amici miei , ho 8 ore a disposizione . Grazie ancora di cuore , mi avete reso felice . Tutto questo mi da non so come spiegarlo una certa suggestione, perché non non so se me lo merito. Il Brunello Crossing incomincia a farmi un pò paura. ...speriamo di arrivare in fondo. Qualche santo sarà...

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